Località paleontologica della Dordogna (Francia) dove venne scoperta la
più ricca sequenza di resti del paleolitico superiore mai documentata.
Nella zona si trovano i famosi "ripari rocciosi", detti
avris, di
Lauzerie-Basse e di Lauzerie-Haute costeggianti il corso del fiume
Vèzère, e alcune caverne utilizzate dall'uomo nei periodi
magdaleniano, solutreano e aurignaziano. Nel primo dei due
avris vennero
alla luce utensili di osso e di selce e numerose incisioni su osso, oltre ad una
sepoltura contenente uno scheletro umano; altri oggetti furono scoperti nel
riparo di Lauzerie-Haute. Si tratta di reperti riferibili al perigordiano
superiore, al proto-oagdaleniano, all'aurignaziano finale e al solutreano.
Notevoli, fra quegli oggetti preistorici, i "rombi" perforati, simili a quelli
tuttora in uso presso alcuni popoli primitivi. Nella stessa zona si trova la
famosa caverna di
La Madeleine dove Lartet scoprì, nel 1864, il
celebre graffito su osso di mammuth rappresentante, appunto, un mammuth. Sempre
nella stessa regione di
E. si trovano anche il villaggio di Le Moustier -
che diede il suo nome al periodo musteriano - le caverne di Font-de-Gaume,
tipiche per i dipinti a soggetto zoomorfo, e quelle di La Mouthe. Ma uno dei
centri paleontologici più importanti della zona è certamente
quello di Crô-Magnon dove apparvero i resti fossili del primo
Homo
sapiens (uomo di Crô-Magnon). In altre "miniere antropologiche" di
enorme interesse, tutte nelle vicinanze di
E., si trovarono gli scheletri
di un uomo, di una donna e di quattro bambini (grotta di La Ferrassie).